CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO 2023

Contributi a fondo perduto 2023. Dal 19 giugno accesso alla piattaforma

16 giugno 2023

A partire dalle ore 12:00 del 19 giugno p.v., e per i successivi 30 giorni, sulla nuova piattaforma messa a disposizione dal Dipartimento, le ASD e SSD che risultano iscritte al Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche alla data del 24 marzo 2023 potranno fare richiesta di accesso ai contributi a fondo perduto per
• gestori di impianti sportivi (risorse a disposizione 58 milioni di euro);
• gestori di impianti natatori (risorse a disposizione 67 milioni di euro)

Per facilitare le domande e velocizzare i processi di pagamento le richieste dovranno essere presentate unicamente tramite la nuova piattaforma, raggiungibile all’indirizzo https://avvisibandi.sport.governo.it/ .

Eventuali istanze presentate con altre modalità non saranno prese in considerazione.

Le istanze saranno validate dagli organismi affiliati direttamente in Piattaforma.

I criteri di corresponsione del contributo saranno contenuti negli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 marzo 2023, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, che sarà pubblicato il 19 giugno 2023.

Eventuali chiarimenti o informazioni potranno essere richiesti tramite i contatti di assistenza indicati in piattaforma.

IL DIPARTIMENTO PER LO SPORT INDIVIDUA LE LINEE GUIDA PER EVENTI SPORTIVI

Pubblicate le linee guida per eventi sportivi sostenibili

Il Dipartimento per lo Sport individua dieci campi d’azione

Nei giorni scorsi, il Dipartimento per lo Sport ha pubblicato le linee guida per l’organizzazione di eventi sportivi a basso impatto ambientale che rappresentano un documento d’indirizzo per guidare e supportare gli attori coinvolti nell’organizzazione degli eventi sportivi, affinché si concentrino sull’adozione di misure, pratiche ed azioni che abbiano un minore impatto sulla natura e sull’ambiente. A tal fine, il medesimo Dipartimento ha individuato dieci campi d’azione e, per ciascuno di essi, vengono suggeriti accorgimenti e strategie per ridurre l’impatto ambientale degli eventi sportivi ed aumentarne la sostenibilità.

L’intento è, quindi, quello di aiutare gli organizzatori degli eventi sportivi, soprattutto quelli appartenenti alle piccole realtà, nel processo di transizione ecologica che trasformi le direttive sulla sostenibilità in comportamenti ecologici concreti.

Composizione delle linee guida – Le linee guida in questione, sono corredate anche da un allegato che descrive il quadro di riferimento internazionale (europeo e nazionale), da ritenersi in continua evoluzione, delle misure da attuare in materia di sport, sostenibilità ed ambiente, accompagnato da un elenco, non esaustivo, dei principali enti che rilasciano le certificazioni ambientali.

Il documento è suddiviso in due sezioni:

  • nella prima sezione, vengono presentati i campi d’azione e le possibili misure da adottare per la realizzazione degli eventi sportivi ecologicamente sostenibili;
  • nella seconda sezione, sono presentati alcuni esempi progettuali realizzati in Italia con lo scopo d’ispirare gli organizzatori degli eventi sportivi a ridefinire alcune azioni o effettuarne di nuove, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità dell’evento.

Grazie alle caratteristiche educative che lo contraddistinguono, lo sport è un canale preferenziale per la divulgazione della cultura dello sport “verde” e sostenibile; di conseguenza, le predette linee guida evidenziano che gli eventi sportivi offrono molteplici occasioni per:

  • sensibilizzare un ampio pubblico sulle problematiche ambientali;
  • mettere in risalto stili di vita sani e buone abitudini;
  • incoraggiare e responsabilizzare tutti ad essere agenti di cambiamento.

Dal 2021, inoltre, il Dipartimento per lo Sport è parte integrante del Gruppo di lavoro sullo sport “verde” creato dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di comprendere il panorama degli “sport verdi” nell’UE e mappare i progetti, le iniziative e le pratiche già esistenti.

In virtù della suddetta esperienza maturata, il Dipartimento ha elaborato le linee guida per:

  • contribuire all’attuazione del Green Deal Europeo ed al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU;
  • supportare lo sviluppo d’iniziative sportive verdi e sostenibili in linea con i principi stabiliti a livello europeo ed internazionale;
  • fornire un insieme d’indicazioni chiare e concrete.

I campi d’azione – Come spiegano le linee guida, un evento sportivo riunisce solitamente una moltitudine di persone (spettatori, fan, fornitori di servizi, partner, volontari) in un determinato luogo e la loro accoglienza comporta il consumo di risorse, di materiali, di energia, incluso l’utilizzo d’infrastrutture (stadi, alloggi, trasporti).

Qualsiasi evento sportivo, può avere effetti negativi sull’ambiente che devono essere ridotti al minimo o, se possibile, tradotti per generare impatti positivi.

Risulta fondamentale, quindi, che gli organizzatori sportivi adottino una strategia a medio e lungo termine che preveda una riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni di carbonio, individuando le sfide da affrontare e le soluzioni più idonee.

A tal proposito, vengono individuati dieci campi d’azione per un evento sportivo a basso impatto ambientale, ovvero:

  1. energia (gli eventi sportivi sviluppano principalmente energia sotto forma di elettricità e calore, con conseguenti emissioni di gas serra dannose per il clima);
  2. acqua (l’approvvigionamento di acqua, da bere e per l’attività sportiva, è uno degli elementi di maggiore attenzione, sia per i consumi che per la riduzione di rifiuti);
  3. gestione rifiuti (gli eventi sportivi generano una grande quantità di rifiuti attraverso i partecipanti, i fornitori di beni e servizi, il team organizzativo ed anche i media);
  4. prodotti e servizi (è fondamentale che gli organizzatori degli eventi sportivi scelgano beni e servizi ed i loro fornitori, tenendo conto sia della distanza dall’evento, per una riduzione dei trasporti, sia del loro impegno ambientale);
  5. mobilità/trasporto (per ridurre l’impatto sull’ambiente, si possono utilizzare mezzi di trasporto sostenibili);
  6. comunicazione (lo sport è uno strumento potente per diffondere i principi di sostenibilità);
  7. certificazione ambientale (le certificazioni sono strumenti volti a valutare e certificare l’impegno delle aziende verso le tematiche della sostenibilità ambientale);
  8. strumenti di misurazione per rilevare l’impronta di carbonio (il primo passo da effettuare per limitare gli impatti ambientali prodotti dagli eventi sportivi è quello di misurare gli impatti delle loro attività);
  9. gestione della sostenibilità (come ogni priorità strategica, la riduzione dei rifiuti e la sostenibilità in generale richiede la responsabilizzazione dei soggetti coinvolti);
  10. lo sport all’aria aperta: ambiente e natura (durante la pratica sportiva la natura riveste un ruolo fondamentale poiché permette all’individuo di ritrovare una dimensione ecologica e consente di percepirla come una realtà preziosa da rispettare e tutelare).