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CURA ITALIA 10 FEDERAZIONI SCRIVANO AL GOVERNO

“Cura Italia”: 10 Federazioni scrivono al Governo

Federazione Ginnastica d’Italia, Federazione Italiana Canoa Kayak, Federazione Italiana Canottaggio, Federazione Italiana Cronometristi, Federazione Italiana Hockey, Federazione Italiana Pesistica, Federazione Italiana Scherma, Federazione Italiana Sport Invernali, Federazione Italiana Tiro con l’Arco, Federazione Italiana Vela e Federazione Italiana Biliardo Sportivo. Dieci Federazioni si rivolgono al Governo con la seguente lettera.

Prevedere un intervento finanziario rivolto alle associazioni sportive dilettantistiche sin dal decreto “Cura Italia” in discussione in Aula in questi giorni, sbloccare i fondi già stanziati e vincolati per il progetto Sport di Tutti ed assicurare la certezza della contribuzione statale per il prossimo anno. E’ questo quanto richiesto da alcuni rappresentanti del mondo dello sport, chiamati a fronteggiare, così come l’intero Paese, il momento più difficile della storia recente. Le prime bozze del decreto “Cura Italia” non sembrano tenere in considerazione un movimento, quale quello dello sport italiano, che influisce, considerandone anche l’indotto, per il 3,8 % del PIL. Chiediamo al Presidente del Consiglio, al Ministro competente ed all’intero Governo di riconoscere allo sport di base, che si fonda sul quotidiano impegno di milioni di praticanti, quel ruolo importante non solo sul piano economico ma anche, e soprattutto, su quello sociale. La pandemia sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza delle società sportive che rappresentano sia il terreno fertile da cui germogliano i campioni di domani e sia il tramite più immediato ed efficace dei valori del vivere civile e della convivenza sociale. I primi interventi predisposti dal Governo hanno rappresentato per lo sport azzurro una boccata d’ossigeno, però rischiano di essere insufficienti. E’ necessario adesso intervenire in maniera tempestiva e strutturale. E’ per questa ragione che chiediamo di prevedere, all’interno dei 25 miliardi che rappresentano il plafond del decreto “Cura Italia”, lo stanziamento di somme che possano rappresentare un’immissione di liquidità che, attraverso le Federazioni sportive, giungano immediatamente alle società di base che rappresentano la colonna vertebrale dello sport azzurro. Inoltre, chiediamo di svincolare i fondi già stanziati per il progetto “Sport di Tutti” e che rischiano di rimanere dormienti nei nostri bilanci federali in quanto non potranno essere messe in atto quelle iniziative alle quali erano destinati. Si tratta di somme importanti e che potrebbero essere utili quale ulteriore sostegno alle nostre realtà sportive. Ma, come ogni sportivo sa, i risultati di domani si costruiscono con una corretta programmazione. A tal fine, chiediamo al Governo una dichiarazione che possa garantire la continuità degli stanziamenti destinati allo sport anche per il prossimo anno che vedrà porci l’obiettivo di onorare il Paese ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo. In questo percorso, sin da subito, esprimiamo l’esigenza di avvertire la vicinanza del Governo al mondo dello sport con azioni concrete che passino dallo stanziamento di fondi fondamentali per la sopravvivenza dell’intero movimento ed anche da una auspicata concertazione ed attività di ascolto di tutte le componenti dello sport italiano, attraverso il CONI ed il Comitato Italiano Paralimpico”.

 

ALTRE RISORSE A SPORT DI BASE DA LEGGE SU OLIMPIADI E ATP FINALS

Altre risorse a sport di base da legge su Olimpiadi e Atp finals

Il Parlamento impegna il Governo a destinare risorse aggiuntive alle associazioni e società sportive dilettantistiche nell’ambito della legge sui Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano e Cortina 2026 e Atp finals di Torino 2021-2025. Lo fa attraverso l’approvazione alla Camera dei Deputati di un Ordine del giorno firmato dal presidente della Federnuoto e della Ligue Europeenne de Natation e vice presidente della Federation Internationale de Natation, Paolo Barelli, e dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, che ribadisce la profonda crisi economica che stanno vivendo le ASD e le SSD e l’improcrastinabile necessità di un sostegno concreto da parte dello Stato per evitare il fallimento del sistema sportivo italiano.

“Le grandi manifestazioni sportive come le Olimpiadi e le Atp finals di tennis rappresentano per il Paese un segnale di speranza e dovrebbero sempre essere valorizzate e poste al centro di progetti di rinascita – asserisce Barelli – Nel contempo l’emergenza dell’associazionismo non può più aspettare perché sta producendo il collasso economico dell’intero mondo sportivo. Senza un diretto e considerevole sostegno finanziario da parte dello Stato non si potrà compensare la crisi delle società sportive che ha raggiunto una gravità eccezionale. La paralisi del mondo dilettantistico che garantisce l’attività motoria del Paese dalla base all’alto livello attraverso la gestione degli impianti è alle porte. Con questo provvedimento il Governo, già proteso ad individuare misure e risorse a favore delle associazioni e società sportive, si impegna a destinare ulteriori fondi, responsabilmente risparmiati nell’ambito degli oneri economici e finanziari destinati ai due grandi eventi, per incentivare la riapertura degli impianti, ovviamente in piena sicurezza per gli operatori e per i fruitori, e di conseguenza accelerare il ripristino delle attività sportive dilettantistiche e quindi la ripresa dello sport di base in generale”.