LA REDAZIONE DELLA TESTATA CSAIN PIEMONTE REDATTA DAL COMITATO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA –
IL COMITATO PROVINCIALE CSAIN
VOGLIAMO AUGURARE AI NOSTRI LETTORI AGLI ATLETI AI PRESIDENTI DELLE ASD E LORO COMPONENTI I NOSTRI MIGLIORI AUGURI DI UN SERENO SANTO NATALE E FELICE ANNO NUOVO
Il novese Giampiero Montecucco, referente per la Provincia di Alessandria per l’ente di promozione sportiva CSAIN, dall’anno 2020 è stato eletto Presidente della sezione di Novi Ligure dell’UNVS.
Il giorno 2 dicembre al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure la benemerenza CONI “STELLA D’ARGENZO AL MERITO SPORTIVO
Ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro
Ma nessuna gomma riuscirà a cancellare il passato
“Giampiero Montecucco quest’anno festeggerai i tuoi primi cinquantotto anni di vita dedicata allo Sport.
Quando hai iniziato questo tuo percorso sportivo?”
“Ho iniziato nel 1965 come calciatore muovendo i primi passi nel centro ILVA dove si allenava la US NOVESE VELLUTI DELLE PIANE il cui allenatore era Domenico Cattaneo ex giocatore della Roma. Dopo aver giocato diversi anni nella prima squadra, causa un infortunio fui costretto ad abbandonare la vita agonistica. Appese le scarpette al chiodo continuai a frequentare i campi di calcio indossando la giacchetta nera arbitrale fino al 1974”
“Ricordi particolari di quegli anni?”
“Tante partite, scontri, incontri, pestoni, falli e sopratutto amicizie, grandi amicizie. Una particolare coltivata fuori dagli stadi di calcio quella con il mio dirimpettaio nonché giocatore di pallacanestro Enrico Bovone.
L’ho incontrai a Siena nel 2000 presso la sua edicola e ci perdemmo in tanti ricordi sportivi e non.
Rimasi allibito e affranto ad apprendere nel maggio del 2001 la notizia della sua morte avvenuta nelle campagne senesi.
Rammento sempre il suo ultimo saluto:”ho terminato la mia carriera di cestista a Siena e pure la mia vita””
“E come dirigente sportivo come hai iniziato?”
Negli anni ’60 ho coordinato in Provincia una organizzazione del tempo libero legata al PSDI denominata A.N.T.E.L. (Associazione Nazionale Tempo Libero).
“Già quando calcavo i campi con la giacchetta nera ero impegnato come segretario provinciale dell’Ente di promozione sportiva ACSI, prima come delegato Provinciale poi come presidente Provinciale, arrivando poi a ricoprire ruoli sia a livello regionale sia come Vicepresidente, sia come membro della Direzionale Nazionale nel settore ciclismo e per ultimo come Segretario Amministrativo.
“E in modo particolare sul territorio alessandrino quali sono state le tue azioni laboriose?”
“Nel 1973 ho realizzato una testata giornalistica (e a tutt’oggi ne seguo quattro) insieme ad un gruppo di amici che si occupava sia di sport, sia di politica tra Alessandria ed Asti.
Nel 1974 diedi vita al primo campionato provinciale di calcio a 11 libero, una novità assoluta in provincia. Dal 1976 al 1980 sono stato componente della Consulta Amministrativa Provinciale e nel 1980 come Presidente Nazionale del settore ciclismo ho proceduto alla stesura del regolamento settoriale”.
“Si è dato vita al trofeo Topolino di ciclismo, a gimkane automobilistiche radiocomandate, a gare di pesca, di bocce, di arti marziali, di tiro con l’arco, di nuoto, di dama, di ginnastica, di tennis, di football americano. Da ultimo per non tener fermi gli atleti nel periodo invernale causa impraticabilità dei terreni di gioco sono stati organizzati dei tornei di calcio a 5 utilizzando le strutture di Stazzano, Pozzolo ed Alessandria, facendo ruotare la bellezza di 210 società sportive con la presenza di oltre 5000 atleti.
Vorrei ricordare inoltre che l’Ente ha gestito per anni due campi di tennis in due diverse città,un Palazzetto dello sport, una palestra comunale, un campo a 7 di calcio in erba naturale su sui si sono svolte gare a livello internazionale con atleti di Argentina, Croazia, Svizzera.
Assieme al responsabile del ciclismo internazionale, F.C.I., Rosati si è creata la consulta nazionale degli Enti presentata al motociclo di Milano.
Non da ultimo vorrei ricordare i tantissimi convegni sportivi organizzati in provincia e realizzati con la presenza di esponenti del CONI Nazionale come Paolo Borghi, Ugo Ristori del servizio nazionale, del Ministro Pier Luigi Romita, del presidente nazionale Renato Pastore, di quello regionale Donatello nonché di assessori allo sport sia della provincia sia della regione Piemonte.”
Insieme ad un gruppo di amici avete fondato una società
Si La Società Atletica Novese nasce ufficialmente il 9 ottobre del 1972, giorno in cui un gruppo di appassionati decide di dedicare parte del proprio tempo libero alla costituzione di una società sportiva senza fini di lucro il cui scopo principale è quello di propagandare una particolare disciplina sportiva: l’ATLETICA LEGGERA.
Ha fondato anche un giornale sportivo
Nel marzo 1973 presso la sede Provinciale di Alessandria dell’Ente ACSI il direttivo decide di pubblicare una testata giornalistica per informare tutti i soci, nell’anno 1987 il 28 ottobre viene iscritto nel Registro Nazionale della Stampa, ancora oggi è una testata attiva
“Questo fino all’avvento del terzo millennio poi?”
“Nel 1999 ero intenzionato a non occuparmi più di attività atletiche, ma il mio DNA sportivo ha avuto il sopravvento, così che ancora una volta mi sono imbarcato in una nuova avventura sportiva per lanciare un nuovo ente di Promozione.
Ricevuto il riconoscimento della Regione Piemonte e l’autorizzazione del CONI regionale ho però sbattuto contro un muro di gomma in quanto il CONI Nazionale decise di non concedere più riconoscimenti a nuovi Enti di promozione sportiva.
Così assieme al presidente nazionale Lupatelli del MSPI abbiamo organizzato un campionato di football americano amatoriale primizia assoluto per le società del Nord Italia, ricoprendo la carica di Presidente Nazionale del Football Americano”
Altra fondazione di un Ente nazionale E.N.S.T.L.
Con la passione di sempre nasce l’Ente Nazionale Sport e Tempo Libero, primo presidente la mia persona dal 14 gennaio 2001 al gennaio 2003. Molti soci fondatori ci hanno lasciato per una vita celeste oggi reggo le sorti di questo ente la mia persona
Nell’anno 2010 viene incaricato come Commissario straordinario dell’Ente C.S.A.In.
Si, mi stato chiesto di formare il nuovo direttivo del Comitato con la nomina del Suo Presidente, all’assemblea, è intervenuto il consigliere nazionale Rino Fatuzzo il medesimo proponeva la mia candidatura, i presenti hanno accolto la proposta ad unanimità, così ho iniziato una nuova avventura sportiva, e ricostruire l’ente dalle fondamente
Nel 2021 viene eletto Presidente della sezione di Novi Ligure dell’UNVS
Nel novembre 2021 ci ha lasciato il Presidente onorario Francesco Melone, il mio mandato terminerà nel 2024
“Mi sembra che tu abbia fatto centro ancora una volta!”
“Se mi è acconsentito vorrei approfittare per ringraziare tutti coloro che hanno supportato con il loro contributo nel conseguimento dei numerosi successi ottenuti nel mondo sportivo. Tra questi desidero ricordare: Borasi, Borsoi, Cattaneo, Carpinello, Fava, Molinari, Barison (instancabile mio braccio destro), Bosich, Mantero, Ravera Roberto, Gastaldi, Di Rodi, Cassano, Vaccari, Di Gennaro,Gusella , Ravera Renzo, Pernecco e poi tutti i presidenti delle 200 società e gli atleti che hanno partecipato alle diverse manifestazioni, giudici, arbitri e istruttori.
E veramente un piacere constatare che conoscenze anche occasionali rimangono vive e vere quando lo spirito è quello giusto. Perchè se come dicevano gli antichi romani “Faber est suae quisque fortuna e (ciascuno è artefice del proprio destino), questo mezzo secolo di vita mia dedicata allo sport è stato possibile grazie a loro.”
Il segreto? “Non fermarsi mai e aver cambiato spesso.
“Il potere non logora e chi dice di non volerlo è perché non è riuscito ad ottenerlo. Perché dobbiamo essere falsi? Io dico sempre che non siamo tutti uguali, nel senso che se sulla carta anche tutti gli sport lo sono.
“Molto, chi non vorrebbe far parte del mondo più affascinante e popolare? Ci sono settori più importanti, quelli che salvano le vite umane, ma nessuno così appassionante come lo sport.
Io guardo solo al futuro, il passato non serve più a niente”.
Grande squash e, come sempre, gran divertimento al 20° Trofeo Csain Biella magistralmente organizzato e gestito dalla ASD Biella squash.
Giusta e vincente si è rivelata l’idea di posticipare l’evento a questo week end, proprio in occasione della giornata mondiale dello squash (Squash World Day) e proprio nel giorno in cui il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha reso noto di aver ammesso lo Squash alle prossime Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
Una notizia che tutti gli squashisti aspettavano da decenni, un sogno che finalmente e giustamente si avvera, il giusto tributo ad una disciplina fatta non solo di sudore e fatica ma anche di tanta tecnica e tattica, oggi anche estremamente spettacolare grazie alle innovative tecniche di riprese video.
Ma torniamo al nostro evento, al Centro Sportivo Pralino che ha visto 17 giocatori sfidarsi senza sosta tutto il giorno per aggiudicarsi i trofei messi in palio dal Comitato Provinciale Csain presieduto da Pierfranco Gilardino e dei bellissimi premi messi in palio da un pool di sponsor locali: Birra Menabrea, Acqua Lauretana, Natural Boom e Double AR / Salmig, tutti da sempre generosamente al fianco ed a supporto delle iniziative del sodalizio biellese.
Splendida giornata di sole e clima mite e piacevolissimo, ideale sia per chi assiste e per chi deve dare l’anima sul campo.
Ed alla fine degli incontri è Roberto Antonacci a salire sul gradino più alto del podio dopo aver battuto in finale col punteggio di 3-0 Luca Di Bernardo.
La finale di consolazione per il terzo posto è una questione di famiglia tra i fratelli Corrado e Riccardo Casalvolone con il secondo che riesce ad avere la meglio sul “Pres” dopo una lunga sfida di 5 games, che ha visto grande equilibrio sino all’ultimo game, allorquando il “Pres” ha dato fondo anche alle ultime energie residue. 3-2 il punteggio finale in attesa della prossima occasione di rivincita!
Per il 5° posto la sfida è tutta torinese: alla fine è Ivano Bellosguardo a spuntarla sul conterraneo Sergio Pomero, mentre per il 9° posto è Marco Andrea Abastante a dover sudare le proverbiali sette camice (in questo caso magliette) per riuscire ad avere la meglio su Vittor Davide Frison (3-2 il punteggio finale).
La Redazione Sportiva NOTIZIARIO CSAIN redatto dal Comitato Provinciale di Alessandria Augura al mondo SPORTIVO buone VACANZE – anche dalla Segreteria del COMITATO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA
Riforma dello sport approvato da Camera e Senato il Decreto correttivo
Via libera da Camera e Senato al decreto correttivo alla riforma dello Sport rubricato “disposizioni integrative e correttive dei Dlgs 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40”. Il 12 luglio le Commissioni VII e XI congiunte della Camera, avevano espresso parere favorevole con condizioni il 13 luglio, si sono espresse con parere favorevole con osservazioni anche le Commissioni riunite VII e X del Senato. Il provvedimento, con quelle che saranno le ulteriori migliorie apportate dal Dicastero per lo Sport e i Giovani, ritornerà in Consiglio dei ministri per la sua approvazione definitiva e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Quali le novità del nuovo provvedimento? Di seguito ne illustreremo i contorni.
Adeguamento statutario – La mancata conformità dello statuto ai criteri previsti, per le società e associazioni sportive dilettantistiche, dall’articolo 7, comma 1, del Dlgs 28 febbraio 2021, n. 36, rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. Gli statuti dovranno essere uniformati alle disposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2023.
Sedi associazioni – Le sedi delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche in cui si svolgono le relative attività statutarie sono compatibili con tutte le destinazioni d’uso omogenee previste dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n 1444 del 2 aprile 1968 indipendentemente dalla destinazione urbanistica, in analogia alla norma prevista per gli enti del terzo settore (articolo 71, comma 1, del Dlgs 3 luglio 2017, n. 117), in modo da consentire lo svolgimento delle attività istituzionali presso la propria sede, indipendentemente dalla destinazione urbanistica dei locali stessi; naturalmente tali attività sono esclusivamente di tipo istituzionale e non hanno carattere produttivo.
Limiti esercizio attività secondarie e strumentali – Il mancato rispetto per due esercizi consecutivi dei criteri di cui al comma 1 dell’articolo 9, del Dlgs 28 febbraio 2021, n. 36, relativi ai limiti all’esercizio di attività secondarie e strumentali diverse da quella principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, comporta la cancellazione d’ufficio dal Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
Nozione di lavoratore sportivo – Chiarita, anche la nozione di lavoratore sportivo qualificando tale l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, che esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo, a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo. Nella nozione rientra anche chi svolge verso un corrispettivo le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti tecnici dei singoli enti affilianti, tra quelle necessarie gestionale. La norma (articolo 1, comma 16, lettera a), c, del nuovo correttivo) poi, esclude da tale nozione i soggetti che forniscono prestazioni nell’ambito di una professione la cui abilitazione è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e che prevede l’iscrizione in un apposito albo del relativo ordine professionale.
Durata prestazione – Innalzata da diciotto a ventiquattro ore la soglia oraria settimanale, relativa alla durata delle prestazioni oggetto del contratto, entro la quale, nell’area del dilettantismo, in presenza degli ulteriori requisiti recati dall’articolo 28, comma 2, del Dlgs 28 febbraio 2021, n. 36 il lavoro sportivo si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata e continuativa.
Registro delle attività sportive dilettantistiche e tenuta libro unico del lavoro –Possibilità di adempiere alla tenuta del libro unico del lavoro in via telematica mediante il Registro delle attività sportive dilettantistiche.
Autocertificazione per spese volontario – Le spese sostenute dal volontario possono essere rimborsate anche a fronte di autocertificazione resa ai sensi dell’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, purché non superino l’importo di 150 euro mensili (che non concorrono a formare il reddito del percipiente) e l’organo sociale competente deve deliberare sulle tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso.
Responsabile della protezione dei minori – La nomina del responsabile della protezione dei minori è comunicata all’ente affiliante di appartenenza in sede di affiliazione e successiva riaffiliazione. Compensi per i collaboratori coordinati e continuativi nell’area del dilettantismo – I compensi per i collaboratori coordinati e continuativi nell’area del dilettantismo non concorrono, per l’intero, alla determinazione della base imponibile, di cui agli articoli 10 e 11 del Dlgs 15 dicembre 1997, n. 446, chiarendosi quindi che i compensi delle co-co-co continuano a non rilevare per l’intero ai fini IRAP. Tale esenzione opera nel limite massimo di 85.000 euro di compensi.
Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale, i soggetti che forniscono attività di carattere amministrativo-gestionale – Nell’ambito di una professione per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.
Apprendistato – Fissato in 14 anni di età il limite minimo per l’apprendistato (articolo 43, comma 2, del Dlgs 15 giugno 2015 n. 81 e art. 3 della legge 17 ottobre 1967, n. 977).
Ruolo notaio – Il notaio che ha redatto l’atto costitutivo e lo statuto di una associazione o il verbale della assemblea straordinaria di una associazione sportiva dilettantistica già costituita quale associazione non riconosciuta, verificata la sussistenza delle condizioni previste dalla legge per la costituzione dell’ente , deve depositarlo, con i relativi allegati, entro venti giorni presso la Federazione sportiva nazionale, la Disciplina sportiva associata o l’Ente di promozione sportiva affiliante indicato nell’atto ai fini dell’ottenimento del riconoscimento ai fini sportivi.
L’organismo affiliante provvede a inviare l’atto al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche richiedendo l’iscrizione dell’ente come associazione sportiva con personalità giuridica. In caso di richiesta di riconoscimento da parte di associazione già iscritta al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, il notaio, verificata la documentazione, richiede direttamente l’inserimento dell’associazione tra quelle dotate di personalità giuridica.
Enti no profit: le prestazioni esenti verso gli associati trovano il differimento al 1° luglio 2024
Il D.L. n. 51/2023 (c.d. decreto Lavori pubblici) è stato convertito in legge ed è divenuto ufficiale il rinvio della nuova disciplina Iva per gli enti associativi al 1° luglio 2024 (art. 4, comma 2 – bis). Fino a tale data sarà ancora possibile fruire della decommercializzazione dei proventi disciplinata dall’art. 4 del D.P.R. n. 633/1972.
Le prestazioni rese verso corrispettivi specifici, nei confronti di soci, associati, iscritti e partecipanti, anche se commerciali divengono decommercializzate, quindi sono irrilevanti ai fini Iva, per effetto di una specifica disposizione normativa. Con decorrenza dal 1° luglio prossimo le predette operazioni assumeranno rilevanza ai fini Iva anche se troverà applicazione la disciplina dell’esenzione con effetti rilevanti in capo ai predetti enti associativi.
La rilevanza delle predette operazioni, anche se in regime di esenzione, è stata prevista dall’art. 5, comma 15 – quater del D.L. n. 146/2021, ma la decorrenza della novità è stata più volte posticipata fino ad arrivare ora al 1° luglio 2024.
Il rinvio si è reso necessario presumibilmente per coordinare la novità Iva con le nuove disposizioni che saranno previste con l’approvazione della delega fiscale. L’impatto, come detto, sarà rilevante. Numerosi enti associativi saranno di fatto obbligati a richiedere l’attribuzione del numero di partita Iva. Inoltre, dovrebbe trovare applicazione il meccanismo del pro rata anche se, proprio su questo punto, il meccanismo che limita l’esercizio del diritto alla detrazione del tributo dovrebbe essere rivisto proprio dalla delega fiscale.
L’intervento del legislatore si è reso indifferibile a causa dell’apertura di una procedura di infrazione della UE nei confronti dell’Italia. Ciò in quanto l’art. 4, commi 4, 5 e 6 del D.P.R. n. 633/1972 si pone in contrasto con la disciplina unionale, ed in particolare con gli artt. 2, 9 e 132 della direttiva n. 2006/112/CE. In particolare, la direttiva prevede che i singoli stati membri possano prevedere l’esenzione di alcune delle operazioni poste in essere dagli enti no profit, ma non che le medesime siano escluse dal campo di applicazione dell’Iva.
Dal 1° luglio 2024 dovranno considerarsi commerciali anche le cessioni di pubblicazioni poste in essere dalle predette associazioni; le operazioni effettuate da partiti politici in occasione di manifestazioni propagandistiche e le somministrazioni di alimenti e bevande presso i bar interni delle associazioni di promozione sociale.
Le predette operazioni saranno rilevanti ai fini dell’Iva, ma potranno beneficiare del regime di esenzione di cui all’art. 10 commi da 4 a 6 del D.P.R. n. 633/1972. Tuttavia, la possibilità di applicazione del regime di esenzione è subordinata all’osservanza di specifiche clausole da inserire negli atti costitutivi e negli statuti che indichino la mancanza dello scopo di lucro, ma anche la democraticità e la trasparenza della vita associativa.
L’applicazione del regime di esenzione determinerà, come già anticipato, l’osservanza di una serie di obblighi. Infatti, oltre all’attribuzione del numero di partita Iva, dovranno essere rispettati gli obblighi di cui al titolo II del D.P.R. n. 633/1972. Si tratta, ad esempio, della fatturazione delle operazioni, della comunicazione delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione Iva annuale. Quest’ultimo obbligo sorge, però, solo nel caso in cui l’intero volume d’affari non sia esente dal tributo. In ogni caso gli enti interessati potranno esercitare l’opzione per la dispensa dagli adempimenti ai sensi dell’art. 36 – bis del D.P.R. n. 633/1972.
Restano invece irrilevanti le prestazioni poste in essere verso soci e associati che non sono effettuate a titolo oneroso, cioè in mancanza del pagamento di corrispettivi specifici o contributi supplementari.
18° SUMMER SQUASH FESTIVAL – 16° TROFEO CITTA’ DI BIELLA
FINAL REPORT
Cala il sipario sul 18° Summer Squash Festival – 16° Trofeo Città di Biella, uno degli eventi più longevi del panorama squashistico nazionale e che da sempre attira dalle regioni limitrofe in terra biellese, giocatori ed appassionati di questa fantastica disciplina.
Tanta l’incertezza che ha aleggiato su questa edizione nelle settimane precedenti l’evento a causa delle condizioni atmosferiche eccezionalmente instabili per il periodo ma che per fortuna si sono dissolte come le nuvole nel corso dell’ultima settimana. “Non ho mai trascorso tanto tempo sui principali siti meteo come in questi ultimi tempi!” dichiara un raggiante Presidente Casalvolone “è vero che lo squash è una disciplina praticata indoor ma il nostro non è solo un torneo di squash da vivere tra le pareti dei campi ma è una vera e propria festa che vede coinvolti oltre ai giocatori impegnati in campo anche tutti i famigliari e gli amici che orbitano intorno al nostro movimento”.
Nel biellese i campi di squash sono ubicati all’interno del Centro Sportivo Pralino – prosegue il “Pres” – uno dei Centri Sportivi più belli che abbia mai potuto frequentare non solo nel biellese, dotato di un magnifico verde e piscine all’avanguardia. Sulla base anche di questo presupposto già più di vent’anni fa (ricordiamo gli stop dovuti al Covid) si pensò di organizzare un torneo che unisse la competizione al piacere di una festa sfruttando le caratteristiche del Centro che ci ospita.
Detto e fatto e col tempo quella che era nata come una festa locale si trasforma nella festa di tutti gli squashisti che aderiscono al circuito agonistico nazionale prima ASSI e poi Csain.
Tutto ciò non solo grazie alla collaborazione con il Centro Sportivo Pralino ma anche grazie al supporto di un pool di sponsor locali che rendono questa manifestazione cosi speciale ed attesa da tutti: la Birra Menabrea ad esempio che mette a disposizione il suo eccezionale prodotto da bersi in abbondanza durante la giornata e da dare in premio ai giocatori vincenti, Acqua Lauretana anche lei che fornisce l’acqua per dissetare i giocatori e le magliette omaggio su cui si è stampato il poster della manifestazione, la inimitabile NaturalBoom che ci offre le sue mental drink e poi Double AR / Salmig che dona le sue corde all’avanguardia ambito premio per i migliori giocatori del torneo.
Infine una menzione particolare al Comune di Biella, patrocinante e co-organizzatore dell’evento che ci fornisce sempre trofei veramente prestigiosi e che aggiungono lustro all’evento.
Tutto quanto sopra fa si che anche quest’anno si sia dovuto chiudere le iscrizioni in largo anticipo al raggiungimento di 28 partecipanti. “Con soli due campi a disposizione dobbiamo porci dei limiti altrimenti si rischia di non riuscire a concludere le gare in giornata” chiosa il presidente Casalvolone “ma noi siamo un gruppo ambizioso e non sarebbe male per il futuro estendere il numero di partecipanti e far protrarre la manifestazione anche al giorno successivo, magari disputando la domenica le semifinali e le finali del tabellone principale e le finali del tabelloni di recupero… vedremo, chissà: pensare in grande non fa mai male, anzi aggiunge stimoli al migliorarsi, guai dormire sugli allori ed accontentarsi bisogna sempre andare oltre, un passettino per volta! Ovviamente chi si classifica alla fase domenicale sarebbe nostro gradito ospite”.
Per dovere di cronaca, anche se tutto quanto è già stato postato in tempo reale sui social, il trofeo se lo è meritatamente conquistato il giovane giocatore egiziano Omar Desouky che ha battuto col punteggio di 3-1 il fortissimo torinese Simone Dembech, terzo gradino del podio per il torinese Pier Carlo Paltro sul biellese Luca Di Bernardo. 5° classificato il ligure Andrea Dini giunto a Biella dalla provincia di La Spezia mentre al 9° posto troviamo un altro giocatore dalla Liguria, riviera opposta da Vado (Savona) Enrico Morabito che si impone sul torinese Vincenzo Giorza. 17° classificata la bella e brava Emanuela Rossi di Torino, la più brava delle 5 ragazze presenti al torneo che si è imposta sul canavesano Roberto Trotta.
Da segnalare la graditissima presenza del “Vecio” Amedeo Bianchetti, che nonostante i suoi numerosi impegni è riuscito a raggiungerci nel pomeriggio, giusto in tempo per arbitrare la finale e ad aggiungere prestigio alla premiazione. Insieme a lui il grande “Gianfre” forzatamente assente dai campi di squash ma sempre attivamente presente al fianco dei suoi amici e soci della Biella Squash.
La serata si è conclusa con una cena deliziosa e sontuosa presso il ristorante di Kostanten ubicato all’interno del Centro Sportivo Pralino a cui hanno perso parte oltre venti persone.
Di seguito la classifica completa del 18° Summer Squash Festival – 16° Trofeo Città di Biella
Sembrava impossibile potesse capitare e invece è successo veramente …. Così proferiva il testo di una bella canzone di Mario Venuti, cantautore siciliano accostato alla scuola del più noto cantautore siculo Franco Battiato. Veramente, il titolo del brano di Mario Venuti, molte volte usato come coro di molti tifosi sportivi, esalta l’impossibilità che un qualcosa possa realizzarsi perché difficile oppure impensabile la sua realizzazione.
La Costituzione italiana, nata da un dialogo serrato e costruttivo tra anime diverse all’interno del parlamento, è l’attuazione di leggi fondamentali che sanciscono in modo chiaro e univoco il concetto di Stato e regolamentazione di esso. Come ben sappiamo, esiste una parte della Costituzione che non può essere modificata perché in essa ci sono le leggi che fondano il nostro Stato repubblicano. I Costituenti, capendo l’importanza del futuro e dei cambiamenti sociali, diedero la possibilità di modificare la Costituzione ma solo attraverso un procedimento speciale fissato nell’articolo 138.
I nostri Costituenti non hanno voluto assoggettare lo sport alla politica e, per quel principio di indipendenza e autonomia dello sport, hanno affidato al CONI il compito di governare e gestire lo sport. Tutte le leggi, i vari decreti legislativi, le norme e le varie circolari dei vari enti pubblici, hanno migliorato lo sport italiano dotandolo di una chiara e netta distinzione tra lo sport dilettantistico e quello professionistico. La differenza tra sport dilettantistico e professionistico sta alla base del concetto di pratica sportiva e non può essere assolutamente confuso anche perché, lo Stato italiano, ha demandato alle tantissime associazioni e/o società sportive dilettantistiche, insieme alla famiglia e alla scuola, un ruolo educativo importante.
La diffusione dello sport di base non è solo fondamentale per la formazione dei giovani atleti olimpici o dei grandi campioni ma, allo stesso tempo, è fondamentale per lo sviluppo dell’area cognitiva di ogni individuo, non dimenticando che lo sport rientra in una delle cinque aree dello sviluppo della personalità dell’individuo. Il gioco, dunque, riveste un ruolo importantissimo sotto l’aspetto psico pedagogico e sociale.
Grazie al CONI, alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Federazioni Associate, agli Enti di Promozione Sportiva e soprattutto alle tantissime Associazioni Sportive Dilettantistiche, che svolgono quel nobile ruolo di aggregatori sociali in tantissime aree degradate e non del nostro territorio, lo sport di base si è potuto diffondere omogeneamente dal sud al nord della penisola italiana grazie e soprattutto a due componenti importanti: la normativa sull’attività motoria e sportiva dilettantistica e il volontariato di tantissime persone che si dedicano al sociale.
Da quando la politica ha messo le mani sullo sport, con inizio del Ministro Lotti ad oggi, assistiamo a una demolizione del sistema sportivo dilettantistico italiano. La Riforma iniziata dal Ministro Giorgetti nel 2019 ha sancito la fine, soprattutto, dell’attività di base, togliendo al CONI la diffusione dello sport dilettantistico e demandandola ad una nuova S.p.A. “Sport e Salute”.
La riforma dello sport (Decreto Legislativo 36/21) che entra in vigore oggi, 01/07/2023, ha sancito definitivamente la morte dello sport di base e dilettantistico. Tale riforma, fatta da gente che non opera nel mondo sportivo dilettantistico, non pone come base di interesse collettivo due aspetti importanti: la differenza tra sport dilettantistico e professionistico e l’altra, ancora più importante, i diversi redditi. Quindi, per il legislatore chi ottiene un compenso di € 1,00 o di € 200.000 viene trattato allo stesso modo. Ricordiamo che la normativa fin ora vigente, disciplinava in modo chiaro lo sport dilettantistico (vedi tutte le circolari dal Decreto Melandri in poi e le circolari INPS, Agenzie delle Entrate e SIAE) e rendeva massima trasparenza tramite le certificazioni uniche.
Considerato che ogni riforma dovrebbe migliorare quella esistente e che la sua preparazione dovrebbe sancire un confronto serio e trasparente con le parti interessate, oggi, noi operatori del settore dilettantistico, stiamo attendendo, già, il decreto correttivo al nuovo decreto 36/21. Cosa vuol dire questo? Che il Governo, non recependo nei tempi dovuti, le modifiche fatte dagli organi del mondo dello sport, si trova oggi, primo luglio 2023 a modificare entro quindici giorni un decreto appena normato. A questo punto Checco Zalone direbbe: ma sono del mestiere questi?
Grave è che molte Federazioni Sportive sembrano non aver capito cosa comporterà questa riforma e che moltissime ASD, dovranno chiudere la loro attività perché avranno difficoltà a gestirsi economicamente.
Ma una domanda che mi pongo è: dov’era la politica quando si discuteva di questa riforma? I nostri parlamentari votano le pratiche secondo coscienza e conoscenza o secondo organi di scuderia partitica? Ancora, i nostri parlamentari hanno capito il grido di allarme che parte dal basso o pensano che tutte le ASD abbiano entrate stratosferiche e considerate professionistiche? I nostri amministratori lo sanno che molti bambini non avranno più la possibilità di svolgere un’attività motoria e sportiva organizzata?